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Partners e Sostenitori: Bilanci di Giustizia


Tel: 041 5381479
Fax: 041 5388190
Email: segreteria@bilancidigiustizia.it
Sito: http://www.bilancidigiustizia.it/

Presentazione

Bilanci di Giustizia  nasce nel 1993 nell'ambito dell'associazione pacifista "beati costruttori di pace", dopo una riflessione sull'incidenza dell'economia nella vita delle popolazioni, sia nel mondo ricco che nei cosiddetti paesi poveri e sulla necessità, da parte di noi abitanti dei paesi più ricchi, di cambiare il nostro stile di vita per evitare di distruggere il pianeta sul piano umano, sociale e ambientale.

La campagna si rivolge alle famiglie e ai singoli che si interrogano sul proprio stile di vita e sul proprio ruolo nei meccanismi dell'ingiustizia globale, documentando e condividendo scoperte, difficoltà e domande.

Come persone e come famiglie, tutti i giorni, ci confrontiamo con il denaro e con le cose che acquistiamo. Spesso riempiamo la nostra vita di oggetti alla ricerca affannosa di senso, indotti da meccanismi studiati per dare la sensazione di placare il vuoto che sentiamo dentro.

Tutto questo però non è solo frustrazione per noi. A volte gli oggetti che ci circondano nascono grazie allo sfruttamento di altre persone, spesso sprecano risorse ed energie preziose, altre volte lasciano una scia di scorie e veleni con cui i nostri figli dovranno imparare a convivere.

La campagna Bilanci di Giustizia è uno strumento per spezzare questa spirale perversa nel nome della sobrietà, del rispetto della dignità umana e del creato. Vuol mettere al centro la giustizia verso l'uomo di oggi e quello di domani, perchè ciascuno abbia l'indispensabile.

Un'attività apparentemente banale come fare la spesa diventa uno strumento formidabile per sensibilizzare i poteri economici, chiedendo prodotti coltivati e costruiti senza lacrime e sangue.

L'attenzione verso di noi e i nostri cari ci fa sperimentare il gusto di fare le cose insieme, sia che si tratti di fare una torta o di riparare la ruota della bici.

Come aderire? Non c'è nessuna adesione o tessera da fare, basta un po' di buona volontà.

Il singolo o la famiglia che aderisce alla campagna si pone degli obiettivi mensili e prende nota delle proprie spese cercando di spostare gli acquisti verso prodotti che rispettino l'uomo e l'ambiente. Le proprie spese vengono indicate su un modulo da inviare mensilmente al coordinamento nazionale che mette insieme i dati provenienti da tutti gli aderenti: ogni anno viene compilato un rapporto annuale con i risultati in termini di spesa e di spostamento di consumi con criteri di giustizia. I risultati sono interessanti: le famiglie aderenti alla campagna, nonostante facciano acquisti con criteri di giustizia, eticità e solidarietà spendono meno rispetto alla famiglia media dell'ISTAT. E questo nonostante le scelte siano spesso più onerose. Com'è possibile? Progressivamente si assume uno stile di vita più sobrio domandandosi cosa serve davvero. Si cambiano le abitudini, si formano reti di solidarietà tra le famiglie (perché devo comprare un trapano per fare dieci buchi l'anno quando il mio amico è disponibile a prestarmelo? Oppure un libro o le catene per la macchina o la tuta da sci.). Spesso si prova a fare le cose da soli (in casa, in giardino, in cucina) spendendo meno e guadagnando in qualità della vita (chi qualche volta ha fatto una torta da solo sa quanta soddisfazione dà il poterla condividere con i familiari e gli amici).

Quello che è importante è che ciascun aderente indirizza le proprie scelte e i propri obiettivi partendo dalla propria situazione reale e concreta, perché è diverso avere figli o non averne, essere sposati o no, avere un solo reddito o più di uno, abitare in campagna o in città e così via: basta non perdere di vista i valori di fondo: la giustizia, il rispetto dell'uomo e dell'ambiente.

Ovviamente lo scopo non è il risparmio fine a se stesso, ma creare occasioni di giustizia utilizzandolo per l'adesione ad associazioni, adozioni a distanza, sostegno a progetti di sviluppo, investimenti presso la banca etica.

Infine, la campagna vuol porre l'attenzione anche alla qualità della vita: quindi valutare quanto ci si sente soddisfatti delle proprie scelte e del proprio tempo.

Contatti

Referente per lo sportello

Patrizio Suppa patsuppa@tiscali.it